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DIDASCALIE E INTERPRETAZIONE

L'interpretazione di qualsiasi oggetto o opera non è mai unica e assoluta - anche se finora i musei ci hanno sempre insegnato il contrario.

Un quadro con di fianco una didascalia e un paio di cuffie

CHE COSA SONO LE DIDASCALIE

Le didascalie sono quei testi che fanno da supporto alla comprensione di un oggetto o di un'opera. Spesso considerate un elemento essenziale degli allestimenti, possono assumere valore informativo o interpretativo, essere brevi o lunghe: in ogni caso restituiscono la voce del museo e rimangono, per molti visitatori, la fonte di conoscenza preferita.

PERCHÈ SE NE PARLA SEMPRE PIÙ SPESSO

Lo studio delle didascalie ha decenni di ricerca proveniente principalmente da paesi anglofoni, come Regno Unito e Stati Uniti. 
In anni recenti anche in Italia abbiamo iniziato ad occuparcene con maggior frequenza anche se la sperimentazione, ad oggi, resta comunque abbastanza limitata.

L'interesse per questo strumento prende forma anche nel solco di una trasformazione culturale più ampia e datata addirittura agli anni Settanta che ha ridato centralità ai temi interpretativi: dalla messa in discussione dei concetti di cultura alta e bassa all’accettazione delle interpretazioni multiple, fino alla necessità di riconsiderare i concetti di rappresentazione, autorità e potere (Roberts, 1997).
In sostanza, le grandi domande intorno alle didascalie dei musei sono: chi ha scritto cosa e perché? A nome di chi parla? Chi stiamo escludendo con questo racconto? Quante altre interpretazioni mancate sarebbero altrimenti possibili?

AMBITI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE

Occuparsi di didascalie significa dunque cercare di ridare centralità ai significati che intendiamo condividere con i visitatori e, al contempo, promuoverne la costruzione di nuovi significati, valorizzando le competenze del visitatore stesso; significa ipotizzare che possano esistere molteplici prospettive in termini di contenuto ma più in generale di ricerca e consapevolezza; vuol dire rendere questo strumento capace di sollecitare nuove conversazioni fra persone, suggerendo anche in modo esplicito argomenti di dibattito.
L'accessibilità, anche in questo caso, resta un fattore chiave sia per quel che riguarda il contenuto che la forma: possiamo anche scrivere le migliori didascalie del mondo ma se non teniamo conto di aspetti quali la comprensibilità, la leggibilità o la rilevanza difficilmente raggiungeremo i nostri destinatari. 

ONE SIZE DOESN'T FIT FOR ALL

Infine, non dimentichiamoci che le didascalie non sono sempre adatte ai bisogni di tutti ed è per questo che serve integrarle ulteriori strumenti, dalle audioguide, alle large print alle didascalie online. Inoltre, è bene ricordare che la grammatica del museo talvolta risponde a logiche curatorali precise e che, fatto salvo vistose dimenticanze, le didascalie potranno anche non esserci così come talvolta accade nelle case museo, proprio allo scopo di enfatizzare la dimensione domestica.

UN LIBRO
Non esistono molti testi in italiano dedicati alle didascalie: uno di questi è Senza titolo. Le Metafore della Didascalia, edito da Nomos e curato insieme alle colleghe Anna Chiara Cimoli e Nicole Moolhuijsen.

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